Forte Portuense

Forte Portuense è una delle quindici strutture militari, costruite  tra il 1877 ed il 1891 a difesa di Roma, dopo che la stessa divenne Capitale del Regno di Italia.

Il complesso di tutte le edificazioni tra Forti e batterie venne denominato campo trincerato.

campo trincerato

La linea difensiva di Roma detta “campo tricerato”

Infatti dopo l’entrata del regio esercito attraverso la “Breccia di Porta Pia” a Roma il 20 settembre 1870 e con la conseguente annessione dello Stato Pontificio al Regno di Italia, il Parlamento italiano era molto preoccupato per un possibile attacco militare da parte della Francia, che era il maggiore alleato del Papato.

Così dopo un’attenta disamina della conformazione del territorio e la valutazione di vari progetti, i parlamentari decretarono l’inizio delle edificazioni.

Si iniziò dando priorità alle strutture che dovevano sorgere sulla sponda destra del Fiume Tevere, poiché gli alti ufficiali militari ritenevano che le truppe straniere potessero sbarcare dal litorale laziale e sferrare un attacco proprio in questa zona.

Così nacquero prima Forte Monte Mario, Forte Trionfale, Forte Braschi, Forte Boccea, Forte Aurelio, Forte Bravetta, Forte  Portuense e Forte Appio quasi tutti a sud del Tevere e poi Forte Trionfale, Forte Antenne, Forte Pietralata, Forte Tiburtina, Forte Prenestina, Forte Casilina, Forte Ardeatina e Forte Ostiense sviluppando la linea difensiva a Nord del Tevere.

I Forti di Roma, tutti collegati tra loro, avevano una distanza da i 2 ai 4 km l’uno dall’altro ed il loro perimetro, comprendente delle batterie intermedie formavano un poligono di 40 Km.

La struttura dei Forti era praticamente uguale per tutti e le variazioni  che si riscontrano da edificio ad edificio ancora oggi, sono dovute soprattutto alla conformazione del territorio in cui sorgono.

Forte Portuense, quindi, come tutti gli altri Forti di Roma, ha forma trapezoidale con un fronte di testa dove venivano posizionate le armi da guerra a più lunga gittata ed un fronte di gola rivolto verso il centro della città, dove alla fine è ancora ben visibile la porta d’accesso. Intorno al fronte di gola e all’ingresso sono poste le caponiere, postazioni semicircolari dove venivano sistemate le batterie di artiglieria leggera.

Per le sue ristrette dimensioni, Forte Portuense è paragonabile ad una batteria ed è il più piccolo di tutti i Forti.

Durante i primi anni del ‘900 venne utilizzato come deposito di materiale di artiglieria e successivamente, negli anni ’30, come sede di difesa da parte dell’artiglieria antiaerea.

Tra gli anni ’50 e ’60 passa dall’autorità militare al Demanio, che, in seguito alla forte pressione di alcuni comitati di quartiere che ne avevano denunciato lo stato di incuria ed abbandono, lo affida all’attuale Municipio XV.

Il XV Municipio dopo aver svolto un opera di bonifica del Forte Portuense, sta cercando di ridestinare questo spazio pubblico agli abitanti del quartiere creando un Centro Culturale Polivalente ed un’area verde.

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L’area verde del Forte Portuense

Al suo interno operano, una scuola, un centro anziani il Circolo Bocciofilo e l’Associazione Culturale Forte Portuense,  che si occupa di organizzare le visite guidate, le mostre e gli eventi all’interno del Forte.

Una delle attività all'interno del Forte

Una delle attività all’interno del Forte

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